Finché c’è guerra c’è speranza

Un grande Alberto Sordi, più attuale che mai. Da vedere questo pezzo di “Finché c’è guerra c’è speranza”, un film del 1974 diretto e interpretato dallo stesso  Alberto Sordi.

Pietro Chiocca, commerciante milanese di pompe idrauliche riconvertitosi ad un più lucroso commercio internazionale di armi, passa la propria vita in giro per i paesi del Terzo Mondo, dilaniati dalle guerre civili. Grazie ad una sottile operazione dello stesso Chiocca, il quale diviene dipendente di un’industria più importante, la sua famiglia già benestante e residente nel centro di Milano, può finalmente trasferirsi in una lussuosa villa nel verde.

Tutto pare andare a gonfie vele finché un giorno un giornalista del Corriere della Sera, che gli aveva procurato il contatto per la vendita di armi ad un movimento di liberazione nazionale nello stato africano di lingua portoghese Guinea-Bissau, denuncia all’opinione pubblica l’operato di Chiocca con un articolo dal titolo «Ho incontrato un mercante di morte».

Davanti allo sdegno e il disprezzo dei suoi familiari, Chiocca si offre di tornare al suo vecchio e onesto lavoro ma costoro, posti di fronte all’alternativa di rinunciare alle comodità e ai lussi cui sono ormai abituati, preferiranno ignorare l’origine dei guadagni del loro capofamiglia.

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