Un Re aveva un ministro che, in qualunque circostanza avversa diceva:”Che bello, che bello!”.
Un giorno, mentre era a caccia, il Re si tagliò il dito di un piede e, come sempre, il ministro esclamò:
“Che bello, che bello!”
Irritato, il Re lo licenziò e i ministro ripetè:
“Che bello, che bello!”.
Qualche tempo dopo, il Re venne catturato da una tribù nemica. Mentre preparavano il rito per sacrificarlo ai loro dèi, si accorsero che gli mancava un dito del piede. Così non potendo offrire agli dèi una vittima con un’imperfezione fisica, lo lasciarono libero.
Il Re capì allora la saggezza del suo ministro e pensò: “Che bello che abbia perduto il dito del piede, altrimenti a quest’ora sarei morto!”.
Mandò a chiamare l’ex ministro e gli chiese perchè avesse commentato “che bello, che bello!” anche quando era stato licenziato.
L’ex ministro rispose:
“Se non mi aveste licenziato, sarei stato con voi quando siete stato catturato. E, siccome a me non manca nessun dito del piede, mi avrebbero sacrificato mentre voi venivate liberato”.
La vita è come un labirinto con molte direzioni da prendere. Nella vita quotidiana, davanti a una situazione difficile possiamo anche ritrovarci con le spalle al muro, ma dobbiamo sviluppare l’attitudine di quel ministro: un’attitudine di positività e di speranza.
(tratto da newsletter di Claudio Zanetti)