(Tratto da http://www.ilcerchiodellaluna.it/)
L’equinozio di Primavera, festa di oestara, Alban Eiler (“Luce della Terra”), veniva festeggiato il 21 di Marzo, momento in cui giorno e notte sono in perfetto equilibrio.
Ricordiamo che la parola equinozio deriva dal latino “equus nox”, ovvero “uguale notte”. E’ il momento in cui la Natura tutta reca un messaggio di rinnovamento e di risveglio, dopo le lunghe notti invernali. Rappresenta quindi, una sorta di capodanno. Ricordiamo anche che nella Roma antica, l’anno aveva inizio proprio nel mese di marzo, dedicato a Marte, padre dei gemelli fondatori della città.
L’Equinozio di primavera celebra il ritorno della primavera e della vita, l’ascesa della Dea dagli Inferi.
E’ una festa che celebra la fertilità della terra ed ha un particolare valore soprattutto nel paganesimo dell’area mediterranea dove già all’equinozio il ritorno della bella stagione e il rinnovarsi della natura è evidente. I popoli più nordici come i Celti spostavano questa ricorrenza a Beltane, festa della riproduzione del bestiame con una matrice agricola meno marcata rispetto alle feste dell’area mediterranea, dove è l’Equinozio, o quantomeno i rituali che venivano celbrati in prossimità di queste corrispondenze, in realtà ad avere un’importanza maggiore rispetto a Beltane. Da ricordare che gli Equinozi non sono feste celtiche, ma sono festività che appartengono all’area sud europea.
L’Equinozio di Primavera segna proprio il momento dell’unione in un simbolismo cosmico, legato al risveglio della Natura; a ciò si ricollega il tema del matrimonio fra una divinità maschile, appartenente alla sfera solare, ed una femminile, legata alla Terra o alla luna. Il Dio Sole si accoppia, infatti, con la Giovane Dea Terra.
In questo giorno venivano accesi dei fuochi rituali sulle colline e, secondo la tradizione, più a lungo rimanevano accesi, più fruttifera sarebbe stata la terra. In questo girono venivano, solitamente irrigati i campi, mentre i Druidi, sfruttando la corrispondenza perfetta tra ore solari e ore notturne, celebravano i loro Riti.
Pianta sacra all’Equinozio di Primavera è il trifoglio, associato al triskele, la ruota sacra a quattro braccia.
Alban Eiler è il momento della rinascita, dei nuovi progetti, è il momento in cui è possibile realizzare quei sogni che sono nati nel periodo freddo. E’ il momento adatto per aprirsi ai sentimenti e viverli nella loro totalità.
Rinascere con la Natura e fondersi con la Madre Terra, celebrarla e gioire della Vita che sboccia e si manifesta in tutte le sue forme.
Questo giorno è celebrato in un punto intermedio nel ciclo delle stagioni tra Imbolc ( 2 febbraio) e Beltane (1° maggio). A Yule, abbiamo celebrato il ritorno della luce o del sole al mondo e per quanto possa sembrare strano, è ad Imbolc che abbiamo celebrato l’arrivo della Primavera. Ora il giorno e la notte sono perfettamente in equilibrio ed uguali in lunghezza, e la forza del sole sta crescendo. Nella ruota dell’anno, questo festival è seguito da Beltane, cui segue il solstizio d’estate ( 21 giugno), allorchè il sole raggiungerà il suo zenith per poi tornare ad accorciarsi fino a Yule.
La Grande Ruota gira senza sosta…… Come Yule, la Signora del Giorno è una delle feste minori della ruota dell’anno, celebrata con meno enfasi rispetto ai Sabbath di Beltane, Lammas, Samhain ed Imbolc. Tuttavia, questo è un giorno molto importante, un giorno in cui dovremmo essere allegri, dato che celebra il calore e la forza guaritrice del sole, il rinverdimento della terra e la nascita di nuova vita in primavera. Come per il raccolto del 21 settembre, questo è il festival dell’ equilibrio – in cui ci riuniamo per celebrare l’equilibrio e l’armonia nell’universo.
Come per gli altri festival stagionali antichi, questo giorno è stato in parte assorbito dalla chiesa cristiana ed associato a due giorni santi cristiani. Il primo è la festività dell’annunciazione della Vergine benedetta Maria, che cade il 25 marzo. Il secondo, naturalmente, è la Pasqua.
La parola “Pasqua” ha la sua origine nel nome della Dea germanica antica della fertilità e della Primavera, Eostre, Oestara o Ostara, tra i cui simboli sono i nidi delle lepri, le uova degli uccelli, così come la nuova luna, le farfalle ed i bozzoli.
I colori di Oestara – Eostre sono tutta la gamma del rosa, blu-chiaro e giallo paglierino chiaro, il verde, così come i colori più forti della Primavera, quali il verde dell’erba, il blu dell’uovo di pettirosso, il viola ed il bianco.
Le pietre speciali per questo giorno sono l’opale, l’aquamarina, il quarzo rosa e la pietra di luna.
Gli animali mitici includono gli unicorni, cavalli e centauri alati.
Le piante e le erbe associate con questo festival sono i fiori di primavera, dai croco, ai bucaneve, dalle daffodi ai narcisi, così come il gelsomino, il muschio irlandese e lo zenzero.
Il giorno di festa dedicato ad Ostara era lunare piuttosto che solare e tradizionalmente è stato celebrato dagli antichi sulla prima luna piena dopo l’equinozio di primavera. Al contrario, il giorno santo cristiano di Pasqua è celebrato la prima domenica che segue l’equinozio di Primavera. Per porre una distanza di sicurezza tra il giorno della signora del Giorno e Eostre, la chiesa ha stipulato che se la domenica di Pasqua effettivamente cade in luna piena, (Pasqua) sara’ celebrata la seguente domenica.
l’Equinozio è il giorno in cui la Wicca commemora la discesa della giovane Dea nel mondo sotterraneo e il suo ritorno trionfante alla superficie della terra, portando con sé i doni della luce, del calore e della fertilità per tutta l’umanità, e cio’ fa pensare alle Dee Persephone, Kore, Blodeuwedd, Eostre, Aphrodite, Athena, Cybele, Gaia, Hera, Iside, Ishtar, Minerva e Venere.
E’ inoltre la stagione del giovane dio che fa pensare ad Herne il cacciatore, il pettirosso del bosco, l’uomo verde, Cernunno, il signore della natura, Dagda, Attis, Tammuz, il dio cornuto, Mithras, Odino, Thoth, Osiride.
Il motivo del sacrificio e della rinascita hanno un significato profondo per i cristiani che commemorano la crocifissione, morte e resurrezione di Cristo con la Pasqua. Qualunque sia la nostra credenza, questo è un periodo in cui celebriamo il trionfo della luce sul buio e sulla morte.
La signora del Giorno è (o deve essere) un momento di pulizia e di rinnovamento, un momento per aprire le finestre e lasciare che il vento attraversi la nostra casa (anche quella interiore), ripulendola delle influenze prolungate dell’inverno. E’ inoltre il momento per la pulizia ed il rinnovamento della propria psiche e per portare equilibrio nella propria vita. Le attività della signora del Giorno includono il giardinaggio, la decorazione e la caccia alle uova di Eostre e ai fiori selvatici.
Da un punto di vista del significato esoterico di questo giorno, con l’Equinozio di Primavera, l’Anno Magico mette per la prima volta l’Io di fronte al non-Io, all’Altro. Il percorso del Sole attraverso lo Zodiaco, che si rispecchia nella successione delle stagioni, è la grande lancetta che va di concerto con la crescita spirituale dell’Iniziato che segue l’Anno Magico.
L’Equinozio di Primavera è l’inizio dello Zodiaco, ciò ci indica che anche nella crescita spirituale dell’Iniziato (con Iniziato si intende sempre genericamente chi segue l’Anno Magico, tanto che sia esso in realtà un neofita o un maestro o altro grado qualsiasi) dovremmo assistere ad un nuovo inizio. Così è infatti.
I primi due Festival, Samhain e Yule, avevano come scopo principale quello di soddisfare bisogni di ordine materiale, ossia la “fame”, intesa come l’insieme delle necessità di base dei nostri tempi, compreso un certo sovrappiù, il desiderio da esaudire.
A livello spirituale iniziava però un lavoro sotterraneo di preparazione che porta alla grande Purificazione di Imbolc, il cui scopo elettivo è di rimuovere gli angoli taglienti del dolore inconscio legato ai ricordi, opera di purificazione che si approfondisce ad ogni Anno e che permette di liberarsi degli schemi di comportamento sbagliati e di ricostruirne dei nuovi.
La fase che va da Imbolc ad Oestara – Ostatra e soprattutto oltre è caratterizzata da una crescente acquisizione di baldanza, di desiderio di sperimentare nuove vie, di rinnovata voglia di vivere, ed è proprio a questo punto, quando si assiste all’esplosione delle forze della Primavera, che lo Zodiaco ci pone il primo impatto con il non-Io, con “l’altro” che non deve più restare l’antagonista dell’Io.
Chi è felice con se stesso per un nuovo progetto che sta per cominciare vive un momento di grande ottimismo e di positività e tende a trasmettere questa positività anche al prossimo, chiunque esso sia: conoscente, amico, cliente o persona incontrata per caso. La liberazione dal dolore inconscio operata da Imbolc ha ridotto gli schemi di chiusura, di eccessiva difesa, di mancanza di socialità e permette di stringere legami più profondi con gli altri e di essere più disponibili, fino ad avere percezioni extrasensoriali sui fatti che li riguardano.
Nello specifico del Festival dell’Equinozio questo aprirsi agli altri passa, se vogliamo, per la porta più facile, perché è quella dell’amore. Si tratta comunque di una porta facile solo all’apparenza perché la necessità di dover accettare e di farsi accettare da un’altra persona è un passo non piccolo.
In ciò si deve leggere una chiara indicazione che il singolo individuo, la persona, per continuare a crescere deve confrontarsi con gli altri e in, modo concreto, come primo passo deve accettare e ricambiare l’amore di un altro essere umano.
L’Asse Equinoziale è fortemente carico di pianeti sessuali (Marte, e Plutone dal lato dell’Ariete, Venere e Proserpina dal lato della Bilancia) che ci indicano che il primo ridimensionamento del Sole-Egoità nei confronti di Saturno-Altri è comunque molto spronato dagli istinti sessuali ed è solo in parte una rinuncia al proprio egoismo e, in soggetti involuti, rischia di non riuscire ad emergere mai dalla sfera dell’egoismo. Ciò spiega la facilità con cui oggi avvengono le separazioni, proprio perché, da entrambe le parti, nessuno è mai veramente uscito da una visione egoistica ed egocentrica e al primo serio problema non sa vedere la cosa da altri punti vista, se non dal suo.
L’Equinozio viene a rappresentare dunque un punto cardinale nell’evoluzione di una persona, da un lato è la rinuncia necessaria e drammatica dell’Io alla propria unicità, dall’altro è l’inizio di ciò che gli antichi chiamavano “Ingresso dell’Albero” (Arbor Intrat), e che oggi molti chiamano “consapevolezza” o, all’orientale, “non-dualità” (Brahman è tutto, e “tu sei quello”, cioè sei Brahman come ogni altro individuo, non c’è separazione).
Un vero cammino spirituale è sempre fonte di accresciuta felicità e l’individuo che accresce la propria consapevolezza attraverso il Festival di Oestara, oltre alle azioni specifiche riportate nelle pagine centrali, ottiene due grandi benefici personali:
1. La propria intima soddisfazione.
2. La nascita di maggiore veggenza verso se stesso e gli altri.
Si sviluppa cioè la percezione degli eventi che capiteranno a se stessi e agli altri. Nei confronti degli altri si colgono proprio gli eventi mentre per se stessi si colgono più delle suggestioni che inducono a prendere scelte precise e a scansarne altre.
Celebrare Oestara
Ci sono molti modi di celebrare Ostara, alcuno di loro semplici e di qualche ritualistici:
Benchè le notti siano ancora fredde, i giorni hanno un certo calore ed i cieli sono blu con le nubi bianche torreggianti fra gli acquazzoni della pioggia – un tempo ideale per uscire ed esplorare la natura, camminare, ballare, sentire l’energia gioiosa intorno a noi.
La casa può essere decorata con l’abbondanza dei fiori di primavera (comunque non cogliete quelli selvatici per non contribuire alla loro estinzione finale!) Illuminate le vostre stanze con le daffodi, le primule, le forsythie dorato e le candele colorate in tonalità di giallo e di malva, di celeste e di verde.
I fiori e le candele pastello possono essere anche introdotti nel vostro spazio rituale
Usate l’incenso dell’ equinozio di primavera, o qualcosa con una fragranza floreale chiara, per il vostro rito di Oestara.
Fate torte e adornatele con cerchi di fiori gialli luminosi di marzapane o di glassa, o decorate i panini con strisce di pasta in una formazione trasversale per rappresentare i quattro festivals solari.
Le uova possono essere bollite e colorate con i coloranti alimentari luminosi e se ne conservate qualcuno per tutto l’anno potete interrrarle nel vostro giardino fino all’Ostara seguente prima di decorarne di nuove, così continuando il tema della morte e del rinnovamento.
La magia del seme ora è molto sentita e potete lavorare su qualche cosa di nuovo che dara’ i suoi frutti a Lammas o a Mabon.
Potreste anche gradire mettere fuori una candela nera ed una bianca sul vostro altare, stare svegli e dormire per le stesse ore di oscurità e di luce. Possiamo onorare tutto lo scuro ed il chiaro all’interno di noi stessi e della natura, riconoscendo che nessuno è superiore e ciascuno contribuisce all’integrità.
Un’altra attività creativa da fare è l’ ingranaggio, per rappresentare i festivals solari e lo si decora con i fiori. Per questo avrete bisogno di parecchi ramoscelli lunghi e flessibili o rami sottili – il salice è ideale. Piegare due o tre ramoscelli in un cerchio che è 10”-15 “attraverso (secondo quanto grande desiderate essere la vostra ruota). Legate le estremità dei ramoscelli con una stringa o cordicella per chiudere il cerchio. Ora prendete due ulteriori ramoscelli e disponeteli in una formazione trasversale attraverso la vostra ruota, allora li legano nel posto, legandoli saldamente insieme dove attraversano nel centro.
Il vostro ingranaggio è completo e può essere decorato tessendo i fiori nel relativo perimetro, legante uno nella metà della ruota. Ponete la ruota sul vostro altare, o appendetela alla parete o al soffitto o ai rami di un albero all’esterno. Può essere conservato e decorata con i fiori ed il verde stagionali a ciascuno dei festivals solari dei solstizi di primavera e autunno e degli equinozi e di estate e di inverno.
Qui è un rito semplice per aiutarvi a celebrare Oestara (potete scegliere se o non lanciare un cerchio):
Disponete un anello di candele pastello intorno al perimetro del vostro spazio di lavoro. Sparpagliate le candele con vasi di fiori di primavera. Nel centro o nel nord del cerchio, installate un piccolo altare – una cassa o una scatola rovesciata basteranno se non avete un altare adeguato, o persino un tronco d’albero o un panno sulla terra o sul pavimento.
Sul vostro “altare” disponete una o due candela, più fiori, una piccola ciotola di terra, una manciata di grandi semi quali i semi di girasole, un calice o l’altro contenitore con spremuta o vino, del pane, la torta o i biscotti.
A questo punto potete aprire il cerchio e nominare gli elementi in nome della Dea del Dio. Se desiderate un rituale semplice , chiedete solo alle divinita’ di essere presenti per aiutarvi con il vostro lavoro magico. Tamburelli ritmici, balli, canti, battiti di mani ad aumentare l’energia.
Ora sedete davanti all’altare e pensate a tutti i nuovi progetti su cui desiderate lavorare sopra.
Prendete un seme per ogni progetto, foggiando a coppa ciascuno le vostre mani a loro volta, concentrandosi sui pensieri o sulle visualizzazioni dell’obiettivo che avete in mente (siate sicure che i vostri desideri siano etici e non causino il danno a chiunque, comprese voi).
Quando avete caricato ogni seme della vostra intenzione magica, premeteli nella ciotola di terra.
Ora tenete la ciotola nelle vostre mani ed immaginate un flusso di luce scorrere dalle vostre palme nella terra, così eccitando i semi. Ora disponeteli sull’ altare.
Alzate il calice; fate i ringraziamenti alla Dea ed al Dio e bevete. Alzate il cibo in modo simile e mangiate. Ringraziate le divinita’ per la loro presenza.
Ora siete pronti ad aprire il vostro cerchio, a spegnere le candele ed a mettere la ciotola di semi in un posto chiaro in cui possano svilupparsi prima del trasferimento ai vasi delle finestra o in giardino.
Accogliete favorevolmente le energie di Oestara nella vostra vita, siate felici.
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