Il testo inserito nel brano “Kaleidoscope” (parte dell’album “A head full of dreams”) dei Coldplay è tratto dalla poesia “The Guest House” di Mewlana Jalaluddin Rumi, poeta mistico persiano vissuto nel 1200, fondatore della confraternita sufi dei “dervisci rotanti”.
This being human is a guest house.
Every morning a new arrival.
This being human is a guest house.
Every morning a new arrival.
A joy, a depression, a meanness,
some momentary awareness comes
As an unexpected visitor.
Welcome and entertain them all!
Even if they’re a crowd of sorrows,
who violently sweep your house
empty of its furniture,
still treat each guest honorably.
He may be clearing you out
for some new delight.
The dark thought, the shame, the malice,
meet them at the door laughing,
and invite them in.
Be grateful for whoever comes,
because each has been sent
as a guide from beyond.
(traduzione di Coleman Barks)
Ecco la traduzione in italiano di questo testo, da meditare:
L’essere umano è come una locanda ogni mattina un nuovo arrivo. Una gioia, una depressione, una meschinità.. come visitatori inaspettati arrivano istanti di consapevolezza Dai loro il benvenuto ed intrattienili tutti! Anche se sono una moltitudine di sofferenze, che violentemente si abbatte sulla tua casa vuotandola di tutti i suoi arredi, ciononostante, tratta ogni ospite con rispetto. Potrebbe essere lì per fare spazio a nuove gioie. I pensieri oscuri, la vergogna, la malevolenza, vai loro incontro sulla soglia ridendo, e invitali ad entrare. Sii riconoscente con chiunque si presenti, perché ciascuno è stato mandato come una guida dall’alto (http://www.coldplayzone.it/album/a-head-full-of-dreams/testo-traduzione-kaleidoscope)